30 Mag un intervento necessario per il Generatore di corrente 220V-Paguro 3000
Il generatore in barca è un utile accessorio per ottenere la corrente a 220 V anche quando si è in rada . Serve per varie utenze che richiedono una tensione che normalmente è presente solo quando siamo attaccati alla banchina/pontile. In questo modo si possono utilizzare phon, griglie, e collegare il caricabatterie per la ricarica. Ci sono vari modelli , da quelli portatili che generalmente funzionano a benzina a quelli fissi funzionanti a gasolio.
Si capisce bene che i primi sono più rischiosi per il carburante d’utilizzo e per la scorta di questo pericoloso carburante. Sono anche meno potenti e soprattutto più rumorosi.
Quello montato sul Melina è del tipo a gasolio e sfrutta la connessione diretta al serbatoio del motore ausiliario della barca. Ha una potenza di 3000 W e più silenzioso. Ovviamente questo accessorio richiede la sua corretta manutenzione da esercitare come per un motore marino di propulsione.
Nel mio caso … si tratta di un Paguro 3000 con motore Faryman e allestito dalla VTE di Trieste. Sfortunatamente era stato montato molto male sulla mia barca, tanto che è andato in contro ad un guasto che ha compromesso letteralmente il suo funzionamento.
Come si può notare dalla fotografia la marmitta era posizionata ad un livello che consentiva al flusso di acqua di raffreddamento di scorrere all’altezza dell’uscita dello scarico del motore e malauguratamente in senso inverso. Poichè il Faryman è un motore potente, al momento dello spegnimento può comportarsi da pompa di risucchio dell’acqua di mare, ma se l’impianto di scarico non è posizionato correttamente si va incontro ad un flusso contrario che finisce nella camera di scoppio rovinando le fasce e anche il pistone.
Inoltre era posizionato in maniera opposta a quello che avrebbe dovuto essere. Infatti nella sequenza di fotografie si nota che il tubo di scarico era posizionato frontalmente mentre la pompa con la cinghia e la sua girante si trovava nella posizione più scomoda contro la paratia. Inconcepibile, perchè la posizione della girante dovrebbe essere comoda per effettuare la manutenzione e viceversa in questo modo uno è costretto a sbloccare il tutto e ruotare il Paguro tanto quanto necessario per operare agevolmente.
Seconda cosa, il tubo passava davanti con un tortuoso giro con la sua uscita verso la marmitta “in salita” (pazzesco oltre che ingombrante).
Così sono intervenuto con un drastico cambiamento dopo ovviamente aver fatto rifare il motore ( dolori economici) ed ecco come ho provveduto:
- rifatto il motore
- ruotata la posizione del Paguro per avere la pompa e la girante comoda frontalmente.
- a questo punto il tubo di scarico si è presentato dietro e nascosto e in linea diretta con la giusta pendenza in direzione della marmitta.
- ho acquistato la nuova marmitta speciale della Vetus, a forma di cilindro, più bassa e allungata così dapoter essere collocata in linea senza ingombrare troppo.
- ho praticato un foro nella vetroresina pwer il passaggio del nuovo tubo più abbassato rispetto alla posizione precedente e col flusso d’uscita dell’acqua dal primo stadio della marmitta.
- ho potuto così abbassare anche il secondo stadio della marmitta come si vede nella foto.
In questo modo non si avrà più un risucchio rischioso per il motore nuovo che produce una sufficiente energia da lasciarci tranquilli anche quando siamo in rada e ci sentiamo autosufficienti.
Ovviamente considero l’integrazione con il pannello solare una soluzione ottimale per tutte le esigenze.
il motore è alimentato, come dicevamo dal gasolio del serbatoio comune al motore della barca e consuma circa 0,13 lt/h con una rumorosità di 52dB. Il suo ingombro è contenuto e la sua coibentazione è dignitosamente accettabile. Il tutto è nascosto nel gavone del pozzetto.
Il danno al motore è stato notevole ( 1500 euro), ma l’intervento di installazione è stato inifluente, tuttavia decisivo dal punto di vista funzionale e lo sforzo è riconducibile unicamente ad un più razionale ragionamento di funzionalità ed efficienza. L’impianto è comandato da un pannellino posto nella zona carteggio e alimentato elettricamente da una batteria indipendente con il proprio staccabatterie che ho posizionato ne gavone di poppa.
COME VEDETE LA BATTERIA CILINDRICA è RIDOSSATA ALLA FIANCATA PER RISPARMIARE SPAZIO E FUNIONARE MEGLIO.
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